mercoledì, marzo 22, 2006

ESSERE O NON ESSERE?

Per il nove aprile, siamo stati chiamati per l’appuntamento quinquennale con le elezioni politiche.
Forse mai è stato così importante decidere se farci rappresentare e da chi.
Personalmente sono in compagnia del dubbio che in questo caso, però, non lascia spazi a sfumature, per ciò che riguarda la conclusione, ma solo ad una scelta definitiva: votare un partito (non si scelgono più i candidati) o non votarne alcuno.
L’elemento comune nella scelta è rappresentato dalla lotta a Berlusconi.
Senza dubbio non piace l’idea di votare l’Unione solo per non far vincere la Casa delle Libertà, sarebbe un gesto assolutamente privo di spessore politico, soprattutto alla luce di quanto negli ultimi mesi si sta manifestando in seno all’Unione stessa.
Le primarie infatti, piuttosto che contare in percentuale le componenti e scegliere un candidato equo che rappresentasse tutte le anime hanno di fatto eletto un leader che non lascia, almeno finora non ha lasciato, spazi alle aree più estreme anzi ne ha soffocato tutte le spinte ideologiche più radicali (dalla posizione nei confronti della politica estera a quella delle politiche sul lavoro o sociali, come i pacs).

Ad ora aiutiamoci a sciogliere i dubbi e illuminare i punti più bui.

Votare l’Unione da un lato ci libererebbe dalla dittatura populistica berlusconiana ma non ci spingerebbe forse verso la privazione ideologica di ciascuno di noi? Non ci sposterebbe verso un’altra dittatura che dovremmo poi demistificare a forza di giustificazioni solo per non essere né sentirci complici dell’errore?
Non dovremmo anche rinunciare a quella fortissima ed oggimai necessaria spinta verso il cambiamento?

To be continued………..

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

porko komunista!

22 marzo, 2006 12:23  
Anonymous Anonimo said...

è così difficile essere lucidi in un momento storico così assurdo...io andrò a votare...questo lo so, perchè continuo (stupida ingenua!) a credere che non posso rinunciare ad un diritto così fondamentale...la coscienza mi dice che non posso assentarmi dal mio cervello. un bacio rosso. ti voglio bene Annina

22 marzo, 2006 15:26  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Angelo, ho appena visto il tuo post e che dire? nel periodo in cui eri a Sondrio manifestavi apertamente la tua volontà di non voto, ora con il tempo sei assalito per lo meno da qualche dubbio, già questo mi fa molto piacere. Come ben sai io andrò molto convinto alle urne (sono o non sono un Comunista Italiano?), lo farò in piena coscienza, ripromettendomi però di vigilare con attenzione alle mosse del "compagno" Prodi e sinceramente pronto a contestarle se esse andranno contro ai miei principi e ideali.
Un abbraccio,
Andrea

22 marzo, 2006 16:31  
Anonymous Anonimo said...

cari compagni il dubbio non è solo di angelo ma può essere di tutti.
ciascuno di noi valuti la seria ipotesi che con la nostra complicità con l'Unione, metteremo fine (speriamo di no) a cinque anni di protesta, organizzata o spontanea che fosse.

24 marzo, 2006 08:53  
Anonymous Anonimo said...

Sono d'accordo sui rischi che corre la protesta. E' un fatto che la protesta è tanto più immediata quanto più il "nemico" è visibile. E agli occhi dei più un governo di centrodestra è sicuramente più facilmente smascherabile e palesemente "nemico". Altro discorso se il "nemico" si traveste da coalizione di centrosinistra per poi governare in modo analogo alla destra. E' più difficile accorgersi di ciò che succede ed è più facile (ahimè)ingoiarne i rospi. Questi cinque anni hanno innalzato il livello dello scontro sociale, ma è anche vero che esso è andato scemando nell'ultimo periodo (assuefazione?). E' pur vero che i sindacati hanno ingaggiato battaglie dimenticate, con forza rinnovata, perché era facile contrapporsi a quel governo. Saranno in grado di farlo con un governo a loro così affine? Temo di avere già una risposta.

24 marzo, 2006 20:56  
Anonymous Anonimo said...

Alla manifestazione in piazza Navona, nel 2002, c'è stata l’invettiva di Moretti
«Spettacolo penoso, con questi dirigenti
non vinceremo mai», disse.
Cosa direbbe Moretti di questa sinistra i cui dirigenti sono i medesimi?

24 marzo, 2006 21:04  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Angelino..che bello, quanto mi mancavano le tue riflessioni...
Per quanto anche a me questa sinistra di Prodi e Fassini mi convinca gran poco sono veramente motivata a votare per mandare fuori dai coglioni gli altri, a chi darò il mio voto francamente non ci ho ancora pensato....comunque speriamo bene, e spero di venire a sapere di una tua caduta dalla bicicletta il 10 aprile perchè eri in giro a festeggiare!
Ti abbhraccio fortissimo!

28 marzo, 2006 16:58  

Posta un commento

<< Home