martedì, aprile 11, 2006

CINQUANTA E CINQUANTA UGUALE A ZERO

Erano le 17 e 30, ieri quando i primi dati del viminale smentivano in modo determinante, oltre che imbarazzante, i dati di NEXUS, l’Istituto che si era occupato degli exit poll.
La forbice offerta dai primi exit pollo e che indicava l’Unione come grande vincitore era chiusa, l’Italia è risultata spaccata a metà, esattamente a metà.
Il cinquanta per cento degli italiani vuole Berlusconi ed il restante cinquanta vuole Prodi.

Gli entusiasmi ed i proclami sono rimasti strozzati in gola.
Belusconi l’arrogante, il millantatore, l’affamatore del popolo, in cinque anni non è riuscito a farsi cacciare.
Prodi e compagnia bella, in cinque anni, non hanno convinto la gente ad offrirgli rappresentanza.

Perché può accadere questo?

Ieri la sorpresa è stata la protagonista dell’intera giornata, sorpresi gli sconfitti ed i vincitori; sorpresi tutti, anche perché la gente, evidentemente, negli exit poll aveva mentito o celato.
(In questo caso gli studiosi avranno materiale per approfondire)

Ed ora?
Un paese spaccato è difficile da governare, credo sia ingiusto da governare.
In Italia e ovunque, una maggioranza ottenuta con lo 0.5 per cento, circa, non può sentirsi autorizzata a legiferare o riformare o qualunque altra cosa; sarebbe una vera e propria dittatura, perché non può rappresentare un popolo, la cui metà non la vuole.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Credo che non votare non serva a nulla, sebbene sia umiliante esser costretti a scegliere tra i grassi membri di una casta politica geriatrica che dovrebbe rappresentare i nostri bisogni e i nostri diritti.
Le previsioni di una schiacciante vittoria di Prodi&co.bella hanno subito uno sciaffo in faccia dal pareggio.E ciò non dovrebbe stupirci, anzi, è messa maggiormente in luce la triste realtà dell'elettorato italiano-giovani compresi-che è stupidamente cieca di fronte ad una non certo silenziosa e progressiva privazione della libertà, che è stata ogni giorno sotto gli occhi di tutti.Il non diritto di potersi pagare l'assicurazione dell'auto,l'affitto di una casa, e l'oscura realtà di una vecchiaia da trascorrere sulle spalle dei figli e dei nipoti.I bassissimi indici di natalità sono proprio il prodotto dell'incertezza non solo del futuro ma anche del presente, e quest'insicurezza ci costringe a proibirci la gioia di un figlio, che porterebbe a insostenibili spese.
Per ora la nostra flebile voce risuona nel vuoto, ed in Italia or ora sarebbe utopia l'inferno scatenato in Francia per la legge sul primo impiego che ha spinto migliaia di giovani ad urlare i propri diritti,mentre noi incassiamo in silenzio gli insulti di un nano.
La situazione mi getta in una profonda tristezza, tuttavia sono così illusa da continuare a sperare in un risveglio,che non tarderà perchè presto sarà proclamata la nuova repubblica delle banane...HOLA!!!!
Francy

11 aprile, 2006 17:20  
Anonymous Anonimo said...

in molte piazze d'Italia, ieri sera si è festeggiato la vittoria del centro sinistra. Mezza Italia ringraziata e rassicurata dai propri delegati.
Era bello, ieri, vedere festeggiare insieme i riformisti, i radicali, i comunisti, i cattolici ed i socialisti (lo ricoprdate Intini? vi dice niente Craxi? lo si collega ancora al successo imprenditoriale di Berlusconi?).
A questo punto allego il testo di questa canzone, tanto per non sbiadire la memoria.
Nove maggio
Anno: 1965
Tematica: comunisti -
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E nei giorni della lotta
rosso era il mio colore
ma nell'ora del ricordo
oggi porto il tricolore.

Tricolore è la piazza
tricolori i partigiani
«Siamo tutti italiani»
«Viva viva la nuova unità».

E che festa e che canti
e che grida e che botti
e c'è Longo e c'è Parri
e c'è anche Andreotti.

E c'è il mio principale
quello che mi ha licenziato
quello sporco liberale
anche lui tricolorato.

Mi son tolto il fazzoletto
quello bianco verde e rosso
ed al collo mi son messo
quello che è solo rosso.

E mi hanno dato del cinese
mi hanno detto "disfattista"
ho risposto secco secco
«Ero e sono comunista».

Ieri ho fatto la guerra
contro il fascio e l'invasore
oggi lotto contro il padrone
per la stessa libertà.

E se vi va bene il liberale
con Andreotti e il tricolore
io vi dico «Siete fottuti
vi siete fatti incastrar».

E mi hanno dato del cinese
mi hanno detto "disfattista"
ho risposto secco secco
«Ero e sono comunista».

13 aprile, 2006 08:25  

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